Claudia Batoni Journalist

Claudia Batoni Journalist CG

Mi piace scrivere
Amo cucinare
Adoro mangiare
Provare a divertirmi con un blog tutto mio
è il minimo che potevo fare…

#MyFood #MyFriends #MyTravel


Chi è Claudia Batoni Journalist CG?

(Da leggere solo se interessati, non è necessario… fatelo così solo per curiosità, o come diceva mia nonna Maria “per simpatia”)

Se mi chiedi il mio nome non ci sono problemi.
Se mi chiedi quanti anni ho… ci devo pensare e molto spesso, mentre litigo con le dita delle mani nel contare, ti rispondo che sono del 1972 e la chiudo lì.
Sono nata e vivo con piacere in Toscana.
Adoro viaggiare in lungo e il largo, con ogni mezzo di locomozione, con più entusiasmo a piedi o in bicicletta, ma mai e poi mai non vorrei viver se non qui, dove sono ora.
Tollero e sopporto gli inverni miti, ma adoro l’estate con l’arsura, la sete e le cicale chiassose.
Amo la mia casa… mia da quando avevo 6 anni e soprattutto il mio giardino, il mio gazebo, il mio orto: un ambiente per me idilliaco che vivo coi i miei figli, parenti, amici e due gatti.
Vivo per i miei figli: Mattia e Davide; loro sono veramente la mia ragione di vita!
Sono parte di me: mi rivedo in loro, cresco grazie a loro… sono il mio tutto.
Ho i miei modi, ne sono consapevole… oneri e onori a me come ad ogni essere vivente.
Non credo e pretendo di rimanere simpatica a tutti… pazienza! Apparentemente timida ma non lo sono…
Da ragioneria programmatore (su consiglio di mio padre secondo cui le donne quando sono ragioniere… tanto poi si sposano, fanno figli e quindi quale miglior lavoro?!) scelsi di andare all’università e ho frequentato per 5 anni la facoltà di Lettere e Filosofia, laureandomi in lettere moderne, percorso Italianistico.
La “chiacchera” come si dice in Toscana non mi è mai mancata e fin da piccola intortavo sorella e amici con mille discorsi.
Avrei voluto insegnare… fare la professoressa e invece al concorso non mi sono neanche avvicinata: ho trovato subito lavoro presso una casa editrice locale.
Lì ho fatto un po’ di tutto: dall’ideazione di testi per guide, alla ricerca di sponsorizzazioni, dall’organizzazione di eventi, alla correzione di bozze di libri, ma anche scrittrice di articoli per le nostre riviste e grazie ai quali sono potuta diventare giornalista pubblicista. 

Mi fermo qua… può bastare.

Della serie “Ruzzando si impara”
Cosa bolle in pentola?
Il mio logo style, ideato dalla mia amica Chiara Pucciarelli GD

Eccolo… le iniziali del mio nome e cognome suggeriscono la parola CiBo creando una sorta di “paguro” viaggiatore con occhi attenti, che perlustra nuove strade, portandosi dietro la sua casa, il proprio “bagaglio” di esperienze di vita e con esse la gioia e l’entusiasmo con cui si tuffa in ogni nuova avventura!

#MyFood

Più che vere ricette le chiamerei “cosa si mangia oggi?”

… Non troverete mai lista di ingredienti alla lettera o dosi precise al numero.
Tutto inizia con la domanda sopra menzionata e con l’apertura del frigo, una giratina veloce nell’orto per vedere “che c’è a disposizione”.
Ma spesso l’ispirazione arriva tra gli scaffali del supermercato, da un sapore nuovo gustato fuori casa, dal tempo che ho a disposizione (che non è mai tanto!)
Diciamo che non amo il fast food ma opto per una preparazione possibilmente bio e speedy…
Sono tutti piatti fatti e mangiati da me, talvolta con l’aiuto dei miei figli – quando ne hanno voglia.
Troverete pochi dessert se non dolci freddi o al cucchiaio.
In tal senso amo dare la colpa al mio forno che non va bene… ma poi ci faccio le melanzane alla parmigiana, le lasagne, le verdure gratinate, il pollo alla senape, l’arrosto di maiale con patate e tutto viene molto buono quindi…
Diciamo che “perdere tempo” per i dolci mi piace meno… però faccio un ottimo tiramisù e adesso sto sperimentandone diverse versioni e varianti di gusto! Restate sintonizzati… ne parleremo as soon as possible.
I miei piatti sono soprattutto primi piatti: la pastasciutta in tutte le possibili ed immaginabili varianti di forma è la regina della mia tavola. Abbinando le verdure, carne o pesce diventa un ottimo piatto unico e completo.
Ma il pesce è il mio preferito: difficilmente congelato, anche poverissimo come le sarde e le acciughe purché freschissimo; divino se me lo sono addirittura pescato.

A… come CUCINARE

Cucinare è come AMARE: amare se stessi e quindi un momento tutto nostro, di coccole E RILASSAMENTO, ma anche donarsi agli altri.
Quello che si “crea” cucinando dipende dall’ATTIMO preciso in cui si pensa cosa voler fare (esiste anche il carpe diem gastronomico), dal TEMPO (che si ha disposizione), dal DESIDERIO (ho voglia di…) e dai COMPONENTI (cosa ho nel frigo? Cosa ho nell’orto? Cosa ho in dispensa?).
Cucinare spesso è come un viaggio non organizzato: si sa da dove si parte ma non si sa chi si incontrerà, dove si arriverà … #MyFood

B… come CUCINARE COI FIGLI

Cucinare coi figli è divertente ma sicuramente meno rilassante. In genere mi capita per cena o nel weekend quando ho più tempo e sopratutto più pazienza.
Partiamo armati da buoni propositi, entusiasti, con volontà collaborativa e sicuri di rispettare il ruolo di “mamma che dirige i lavori” …
Questo clima pacifico e sereno dura pochissimo: tutto finisce, quando va bene, in un lamentio di sottofondo diffuso stile “gatto in amore” nell’accettare o nel rispettare regole che ci siamo dati; quando va peggio (cioè quasi sempre) si arriva addirittura all’ammutinamento della brigata, dopo minacce e sbuffi.
Però, quel poco che dura, è bellissimo… vedere le loro manine che crescono e si intrecciano, si muovono destricandosi tra pelapatate, coltelli di ceramica, olii e aromi, assaggi di gusto…
Dico sempre che avere due figli che amano cucinare con me è una delle mie preferite Big Satisfaction!
Va a finire che io finisco da sola il piatto però è come se si fosse fatto insieme serenamente dall’inizio alla fine.
#MyFood # MyFamily


C… come NATURA

Eh sì… non c’è niente di più bello che raccogliere i frutti spontanei che la natura ci dona! A parte il fatto che stare all’aria aperta, respirare a pieni polmoni, camminare tra boschi e strade di campagna, da soli o in compagnia, fa bene alla salute, ma quando si é fortunati e si trovano castagne, funghi (porcini, cocchi e pineggiole…come le chiamo io), asparagi, more di rovi selvatici il divertimento e il piacere non hanno prezzo! Ho la fortuna di vivere vicina alla campagna e ai boschi e quindi l’occasione non manca ed è a portata di mano. Adesso stiamo per entrare nella stagione degli asparagi selvatici e con questi faccio piatti semplici ma di un gusto spettacolare: spaghetti, frittate, risotti principalmente. Li raccolgo anche in posti di mare e devo dire che sono un po’ più salati. Sarà possibile?

#MyFriends

Amici e conoscenti, ma soprattutto gente che vive, lavora intorno a me: ristoratori, piccoli imprenditori, artisti…

Fa sudare l’ambizione, fa sudare più del caldo d’estate o della padella che frigge in cucina…
Fa sudare perché “ambire” così come sognare, porta il peso della paura del non esserne capace, ma anche la adrenalina e l’entusiasmo della voglia di riuscirci!
A tutto gasssss!

Oltre a #MyFood, oltre a #MyFriends ecco l’ultima rubrica su cui scriverò:

#MyTravel

… perché chi non viaggia vive una volta sola… 

in aereo, in nave, in bike: dolceMente viaggiare… vacanze o fughe destressanti?

As soon as…
INDIA Novembre2013
Appunti di un viaggio tanto sognato

AFRICA Febbraio2014
… perché il mal d’Africa ti assale quando la lasci e torni a casa.